Rassegna Stampa Imperiale...





Aristocrazia a Nord

Gli aristocratici di Milano e non solo
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A Milano si ritrovano gli aspiranti imperatori. Serata bizantina tra pretendenti al trono

Pochi sanno che Milano fu per due anni bizantina, quando nel 537 DC, l'imperatore Giustiniano I del Sacro Romano Impero d'Oriente, conquistò la città, mandando un forte esercito, guidato dal famoso generale Belisario. Ma il governo bizantino lombardo durò poco tempo e, nel 538 DC, la città tornò in mano dei Goti, grazie al sostegno militare degli alleati barbari Franchi e Burgundi.
Dopo 1480 anni, i discendenti legittimi della dinastia imperiale Heracliana Giustinianea di Costantinopoli, il principe Patrizio Marco Tomassini Paternò Leopardi ed il conte Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico, si sono riuniti a Milano, per una serata culturale e conviviale. Scopo dei due primi cugini, eredi dello zio principe Hugo Josè, personaggio conosciutissimo nel mondo dell'araldica e della genealogia ma anche della mondanità internazionale, recentemente morto nella sua villa in Florida, è quello di riordinare l'imponente archivio di famiglia (oltre diecimila libri e ventimila documenti, molti dei quali originali, antichi e preziosi) e di rilanciare le storiche istituzioni cavalleresche di famiglia (l'ordine nobiliare della Corona Impriale Heracliana e l'ordine militare della Guarda d'Onore di Santa Sophia) con la finalità di sostenere la presenza cristiana in Turchia e Medio Oriente, e difendere i cristiani orientali perseguitati in Irak, Siria, Egitto e Palestina.
Alla serata informale, svoltasi presso la trattoria Pepe Nero in zona Novegro - Idroscalo, erano presenti una cinquantina di persone, fra questi, naturalmente, esponenti della nobiltà come il conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina (uno dei massimi esperti di araldica in Italia), il conte Massimo Paltrinieri di Carpi (rappresentante dell'Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia), il conte Claudio Pennati di Isnello (in rappresentanza del Patriarcato di Aquileia della Chiesa Ortodossa Tradizionale, quella del Lazzaretto di Via San Gregorio), il nobile avvocato Marco Ganassini dei conti di Camerati, il cavaliere Gianfranco Guerra (rappresentante dei Cavalieri Bianchi del Principato di Seborga, paesino secessionista sopra Imperia), il duca serbo-greco Costantino Agelasto Sevastopolo ed il marchese Luca Di Grazia di Limosano.

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