Nuove Dame e nuovi Cavalieri della Famiglia Leopardi


 
 
Si è svolta a Milano la solenne cerimonia di investitura delle nuove dame e dei nuovi cavalieri degli ordini non nazionali, di diritto internazionale, di legittima e storica collazione privata della Casa Imperiale Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli. SAI il Principe Porfirogenito Ezra (nato conte dogale Foscari Widmann Rezzonico) ha consegnato le insegne dei due ordini della sua famiglia materna (Nobiliare della Corona Heracliana di Costantinopoli e Militare della Guardia d'Onore di Santa Sophia) ad una cinquantina di selezionati amici che collaboreranno con le diverse iniziative culturali, sociali e benefiche dell'Archivio Storico Leopardi, associazione legalmente costituita ed ufficialmente riconosciuta dallo stato italiano, dalla unione europea e dalla regione Lombardia. Luogo dell'evento la chiesa ortodossa di Milano, quella di Via San Gregorio al Lazzaretto a Porta Venezia, dedicata a San Nicola (di Myra e di Bari, devozione che unisce Bisanzio all'Italia ma anche al mondo germanico) ed al Santo Patrono Ambrogio, sede della Metropolia Autonoma di Aquileia e Longobardia della Santa Chiesa Greco Ortodossa Tradizionale Paleoimerologhita (veterocalendarista), retta, fino a pochi mesi dal carismatico e compianto Monsignor Evloghios Essler. Il rito religioso di benedizione delle insegne è stato celebrato dal vescovo metropolita vicario, il monarchico romeno Monsignor Avodios Bica che ha anche intrattenuto ed entusiasmato i presenti con un forte richiamo ai doveri spirituali e patriottici dei cavalieri che hanno il dovere di rispettare sempre le leggi dello stato, e di difendere la giustizia, i più deboli e bisognosi, ma anche la propria fede religiosa ed identità culturale. Fra i centinaio di convenuti segnaliamo: l'Augusta consorte Donna Maddalena (Principessa di Scilla e Cariddi) con le due figlie duchessine Mara Delia e Anna Rachele, l'elegantissimo Luogotenente heracliano Conte Cesare Vernarecci di Fossombrone dei Principi Anjou della Verna, il testimone e compaesano Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina, il Comandante Nicola Squillante della Polizia di Stato, il Primo Cappellano Monsignor Orlando Francesco Amendola (vescovo canonico vetero cattolico), l'Arconte templare architetto Gianfranco Guerra, l'Akrita fedelissimo Comandante Attilio Carelli, il Conte Matteo Priori di Letino (investito della importante delega a ritessere i rapporti di collaborazione con i tanti cavalieri giovanniti, lazzariti, mercedari e di Sant'Andrea di Caffa, sparsi nel mondo, che già godevano della protezione temporale della Casa Imperiale, ai tempi dello zio di Ezra, SAI l'indimenticabile Principe Don Hugo Josè), il Duca Costantino Agelasto Sevastopolo, il Conte Massimo Paltrinieri di Carpi, il Barone Roberto Jonghi Lavarini, il Nobile Avvocato Marco Ganassini dei Conti di Camerati, diversi appartenenti alle Forze Armate e dell'Ordine, e due graditissimi Alpini venuti a Milano per il contemporaneo raduno nazionale delle Penne Nere. Uno dei legali della Casa Imperiale, l'avvocato Vincenzo Forte (cassazionista e docente universitario) ha infine annunciato formale denuncia nei confronti di tutti coloro che abusano, non avendone alcun titolo, del buon nome della famiglia e delle sue storiche istituzioni cavalleresche ed accademiche.

 




























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