Sua Eminenza Polycarpos nuovo Arcivesco Metropolita Ortodosso d'Italia e Malta
Polycarpos
nuovo Arcivescovo Metropolita Ortodosso d’Italia e Malta
Articolo
di Carlo Traggia di Baio
Giornale mensile Costnatinopoli, febbraio 2021
Gli ortodossi in Italia
sono oltre due milioni di fedeli, suddivisi in varie confessioni e chiese. Vi
sono i Copti (egiziani ed etiopi), gli Armeni, gli assiri, i siriaci e gli
orientali che sono legittime chiese primitive, nestoriane e pre calcedoniane.
Poi vi sono gli Ortodossi, propriamente detti, delle chiese nazionali canoniche
sorelle: le quattro della Pentarchia (antichi Patriarcati di Costantinopoli,
Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), i nuovi Patriarcati (Russia, Bulgaria,
Serbia, Georgia e Romania), le Autocefale e le Autonome. Ad esse vanno aggiunte
anche delle piccole sedicenti chiese dissidenti, denominate “resistenti, murate
e vetero calendariste”. Un mondo molto complesso e difficile da capire per un
cattolico occidentale, abituato alla unica autorità del Papa. A questi due
milioni di ortodossi (15% di cittadini italiani e 85% di stranieri) sta
cercando di dare visibilità, voce e rappresentanza istituzionale, la UNO
(Unione Ortodossa, o meglio, Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e
Orientali in Italia), promossa da Maya Bubashvili e Antonio Imperatore, insieme
ad una ventina di rappresentanti di tutte le diverse sfaccettature. La
principale autorità religiosa ortodossa è invece il titolare della Metropolia
Ortodossa di Italia e Malta (referente diretto del Patriarca Ecumenico di
Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I, che detiene il primato storico e
simbolico su tutte le altre diverse chiese in comunione). Nuovo Arcivescovo
Metropolita, di fresca nomina, è Sua Eminenza Reverendissima Polycarpos
Stavropoulos, già Metropolita di Spagna e Portogallo e poi vicario del suo
predecessore il compianto Padre Gennadios Zervos. Sarà lui a occupare il trono
metropolitano, con storica sede a Venezia, con una solenne cerimonia che si
terrà, a breve, alla presenza delle massime autorità civili, militari e
religiose dello stato italiano ospitante. Il Patriarcato Ecumenico è presente
in tutte le regioni italiane, organizza le attività del suo clero e dei suoi
fedeli sul territorio, coordina e rappresenta tutte le comunità ortodosse delle
diverse nazionalità e lingue, dialoga con la Chiesa Cattolica e collabora con
le istituzioni pubbliche. Troviamo interessante sottolineare come il nuovo
Metropolita Ortodosso d’Italia, proveniente dal Regno di Spagna, sia uomo di
profonda cultura e umanità, molto legato alla storia ed alle tradizioni
costantinopolitane, tanto da essere membro onorario della Unione della Nobiltà
Bizantina (presieduta da SARI il Principe Don Giovanni Angelo Paleologo
Mastrogiovanni di Bisanzio, diretto discendente consanguineo collaterale di
Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore sul trono dell’Impero Romano
d’Oriente), Cappellano d’Onore delle legittime Case Imperiali Cantacuzino (di
Bisanzio, Morea, Valacchia, Moldavia e Transilvania) e Leopardi (dinastia
Giustinianea Heacliana), e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Imperiale
Militare della Corona Heracliana di Costantinopoli (titolo concessogli, il 21
maggio 2019, e consegntogli a Madrid dall’ambasciatore imperiale avvocato Conte
Marco Tabili de Ferya y Andrade). “Da fedele ortodosso e da principe bizantino
sono onorato e felice di avere come confratello il mio nuovo arcivescovo, ma lo
dico con devozione religiosa e rispetto gerarchico. Sono poi sinceramente emozionato,
da discendente del Serenissimo Doge Francesco Foscari, di accogliere Sua
Eminenza proprio a Venezia che è luogo simbolo della storia europea e
mediterranea, e dei profondi legami fra occidente e oriente costantinopolitano.
Lo interpeto come un preciso segno, ex oriente lux, i cristiani del decadente
occidente devono guardare con fede e speranza alla Santa Chiesa Ortodossa” ha
dichiarato SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò
Leopardi.
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