Cavalieri Bianchi (Templari) di Seborga





ORDO SANCTI SEPULCHRI DEI CAVALIERI BIANCHI DI SEBORGA


ANTICO E VENERABILE ORDINE CAVALLERESCO DEL SACRO PRINCIPATO ABBAZIALE DI SEBORGA – CONFRATERNITA CAVALLERESCA

L’Ordo Sancti Sepulchri dei Cavalieri Bianchi di Seborga OSSCBS, è l’Antico e Venerabile Ordine Cavalleresco del Sacro Principato Abbaziale di Seborga.

Con il fine di contraddistinguere in modo chiaro ed inequivocabile l’immagine dei Cavalieri Bianchi e il loro legame con Seborga e per prendere definitivamente le distanze da situazioni sgradevoli – che, a seguito di polemiche e fatti poco edificanti, sono state causa di molte confusioni e liti che hanno offuscato la credibilità dei Cavalieri Bianchi e della stessa Seborga – è stato proposto di modificare la denominazione stessa, con la volontà di mantenere il solco storico che lega i Cavalieri Bianchi a quanto è nella storia del Principato e dell’Ordine fondato in Seborga.

Succeduto al Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri – istituito in Seborga da Giorgio I° con Decreto del 13 ottobre 2000 – a seguito di quanto sopra esposto, in data 13.07.2015 si è quindi ricostituito come Ordo Sancti Sepulchri dei Cavalieri Bianchi di Seborga, OSSCBS, ufficialmente e pubblicamente riconosciuto dal Principe di Seborga, dal Consiglio della Corona e dal Consiglio dei Priori di Seborga, quale UNICO ed EFFETTIVO Ordine dei Cavalieri Bianchi di Seborga.
L’Ordo Sancti Sepulchri dei Cavalieri Bianchi di Seborga, posto nelle more del diritto giuridico è stato costituito in forma di “Confraternita Cavalleresca” mediante Atto Notarile Pubblico registrato presso l’Agenzia delle Entrate, con Statuto e Regolamenti propri.
La Confraternita fa riferimento alla Regola della Paupera Militia Christi di San Bernardo di Chiaravalle promuove – pur attualizzata e aggiornata ai nostri tempi e ricondotta alle attuali esigenze ed alle normative della Legge Italiana in campo organizzativo ed esecutivo – attività di sviluppo e mutuo sostegno ai propri Confratelli, nelle more del Diritto Civile e dello Statuto associativo.
L’Ordine si ispira alle attività solidali e condivise, dando concretezza ad ogni forma organizzativa per raggiungere gli scopi statutari.
L’Ordine non ha territorialità, è totalmente indipendente e sovrano, opera per il conseguimento degli scopi associativi e intende recuperare lo spirito religioso degli antichi Ordini Cavallereschi, operando con iniziative di alto valore sociale, filantropico, storico, filologico con una particolare attenzione allo studio, approfondimento e ricerca di argomenti inerenti al mondo cavalleresco e alla Cultura in generale.
Favorisce lo studio, il recupero e l’organizzazione di antiche sedi di Ordini Cavallereschi, di antichi pellegrinaggi e/o di ogni luogo di culto che sia l’espressione della ritualità, della tradizione e della devozione cristiana e/o della Cultura in generale.
Promuove ogni attività culturale, umanistica, scientifica, economica, filantropica e spirituale di studio, di ricerca e di collaborazione in ogni modo e forma che sia atta al perseguimento degli scopi fondanti della Confraternita, sviluppando aree di operatività a ciò indirizzate.
L’OSSCBS, pur essendo totalmente indipendente, identifica la sua naturale e ideale sede in Seborga, riconoscendone la tradizione storica sviluppatasi nei secoli quale Principato Abbaziale del quale riconosce gli Ordinamenti e le Istituzioni.
Per articolate e diverse vicende e per tradizione storica, l’OSSCBS si dichiara erede dall’originario Ordo Sancti Sepulchri fondato da San Bernardo di Chiaravalle in Seborga.
I Cavalieri Bianchi, per nome, di fatto e in virtù di una incontestabile storia, sono legati nei secoli al Principato Abbaziale di Seborga (che soggiaceva per diritto feudale all’Abate di Lérins, dell’isola di Saint-Honorat), feudo dotato di un territorio ben più ampio di quello attuale del Comune di Seborga. Cavalieri originati dalla Paupera Militia Christi che in Seborga ebbero principio con Hugues de Payns per la difesa del Grande Segreto. In compagnia di alcuni Cavalieri e del Gran Maestro cataro Johann de Usson, Hugues de Payns fondò l’Ordine del Santo Sepolcro, OSS, osservante la Regola di San Bernardo di Chiaravalle.
Va ricordato che a questa data seguono numerose scissioni, divisioni, riordini o rifondazioni, come quella operata nel 1365 dall’Abate Cistercense Pons Lance.
Aragonese di nascita, Priore di San Michele in Ventimiglia, Abate del Monastero di Lérins e successivamente nominato anche Principe di Seborga, l’Abate costituisce il Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri.
In realtà riforma il Cavalierato Cistercense erede della Paupera Militia Christi, reintegrando i Cavalieri di Seborga e tutti quelli fuggiaschi e dispersi dopo la morte del Gran Maestro dell’Ordine Jacques de Molay, avvenuta nel 1314.
L’Ordine Cavalleresco di Seborga, così riformato nel 1365, muta il simbolo della croce patente con il simbolo dell’agnello in posizione eretta, con il capo rivolto fieramente all’indietro che regge, con lo zoccolo anteriore il vessillo con raffigurata la Croce.
È importante quindi ricordare che da questa data tale Ordine in Seborga non potrà più definirsi “templare”.
In primo luogo perché con la Bolla pontificia “Vox in excelso” promulgata nel 1312 Papa Clemente V scioglie l’Ordine del Tempio (alcune recenti ricerche ne interpretano “la sospensione”) e il mese successivo, con la Bolla pontificia Ad providam Christi vicari del maggio 1312, lo priva di tutti i beni.
In secondo luogo perché l’Ordine, ricostituito dall’Abate Pons Lance, è Ordine distintamente seborghino. Pur sempre ispirandosi alla Regola di San Bernardo – si rifà per diverse e assai controverse interpretazioni all’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme – prosegue una sua strada autonoma che si evolverà nel tempo.
Tra le date salienti di riordini o rifondazioni, ricordiamo il 1611. In quell’anno l’Abate Cesario da San Paolo, già Gran Priore dell’Ordine, viene eletto Principe di Seborga (proclamandosi “tam in spiritualibus quam in temporalibus cum mero et mixto et libero imperio”), che muta il nome dell’Ordine in Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri e sostituisce all’Agnello la Croce Rossa Ottagona dalle punte a coda di rondine, tutt’ora in uso.
L’OSSCBS si propone di onorare, sostenere e diffondere ogni aspetto della secolare tradizione sviluppata nei secoli dal Principato Abbaziale che, unitamente ai Cavalieri Bianchi, diede dignità, valore sacrale e valore storicamente rilevante a quei luoghi.
Fanno parte dell’OSSCBS individui rispettosi dei principi contenuti nell’attuale Regola della Confraternita Cavalleresca, di comprovata fede cristiana, pronti a salvaguardare e proteggere i principi della Cristianità così come la sacralità di Seborga.
Possono richiedere di aderire all’Ordine coloro i quali abbiano già raggiunto la maggiore età che, previa domanda di ammissione, saranno accolti a condividere attività, valori e finalità dell’Ordine.
Coloro i quali aderiscono alla Confraternita dichiarano la loro fedeltà alla Regola, ai Regolamenti e alle deliberazioni adottate dagli Organi preposti.
La quota annua associativa è stabilita ogni anno dal Capitolo Generale.
I Confratelli hanno il diritto di partecipare alle Assemblee, chiamate Capitoli Generali, votare direttamente o per delega, conoscere i programmi e le disposizioni deliberate, partecipare alle attività, proporre attività utili e potranno recedere dall’Ordine in qualsiasi momento.
All’OSSCBS non potranno aderire soggetti già aderenti a Ordini Cavallereschi riconducibili all’Ordine monastico-religioso per definizione Templare e soggetti i cui principi etici, morali, ideologici e religiosi siano in contrasto con quanto riportato nella Regola stessa.
Come da tradizione secolare i simboli in uso nella storia dell’Ordine sono: la Croce Rossa Patente su fondo bianco, l’Agnello in posizione eretta con il capo rivolto fieramente all’indietro che regge con lo zoccolo anteriore il vessillo crociato e la Croce Rossa Cesaria.
L’OSSCBS, in seguito agli attuali avvenimenti, sopra la Croce Rossa Cesaria ha aggiunto lo Stemma del Principato di Seborga adottato nel XIX secolo.
I Simboli e i loghi adottati potranno essere aggiunti o tolti previa delibera delle Autorità preposte dell’Ordine.
Già in uso agli antichi Cavalieri Templari il motto dell’Ordine è “Non Nobis Domine non Nobis sed Nomini Tuo da Gloriam”, ovvero “Non a Noi Signore, non a Noi, ma al Tuo Nome da Gloria”.
Le Priorie e ogni altra struttura afferente all’Ordine, sono riconosciute nello Statuto tra gli organi componenti l’OSSCBS e agiscono secondo Statuto e Regola.
Cariche, Titoli, Onorificenze e Gradi interni all’Ordine, sono deliberati con le formalità stabilite nella Regola e in conformità delle vigenti Leggi dello Stato italiano.

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