Nuovi Cavalieri Heracliani e di Santa Sophia


 Fabrizio Attanasio, Iacopo Bayon, Menotti Alessandro Giusti, Alessio Martinelli e Roberto Metelli: questi i nuovi Nobili Cavalieri entrati a far parte della Casa Giustinianea Eracliana del Romano Impero d’Oriente. L’ingresso ufficiale dei nuovi fratelli è avvenuto in occasione del III Anniversario della simbolica intronizzazione di SAI il Principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli quale Capo di Nome e d’Armi della antichissima dinastia bizantina siciliana marchigiana. La cerimonia si è svolta nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, in occasione della loro festa e in presenza delle loro Sante Reliquie, presso il Castello di Mirazzano a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. A benedire le insegne cavalleresche dei due storici ordini di legittima collazione famigliare, quello Militare della Guardia d’Onore di Santa Sophia e quello Nobiliare della Corona Heracliana, è stato il Cappellano Padre Ambrogio, Ieromonaco della Arcidiocesi Ortodossa d’Italia, referente del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Fra la settantina di amici presenti, tutti rispettosi delle vigenti normative in materia di sicurezza sanitaria, oltre alla Augusta Consorte, SAI la Principessa Donna Maddalena, con le figlie duchessine Mara Delia e Anna Rachele, ai cugini di sangue, SAI il Principe Piero Remo Maria Caputo e Donna Roberta Colnago, e al cugino adottivo Alessandro Bergamaschi, segnaliamo in particolare: il Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina (Padrino del Principe Ezra e Arconte della Casa Imperiale, noto studioso di araldica e curatore di un noto repertorio tematico), il Barone Roberto Jonghi Lavarini von Urnavas (Primo Consigliere dimissionario, anche lui Arconte del Sacro Palazzo Imperiale di Costantinopoli), SE Antonino Iuculano, vice Priore della confraternita cavalleresca ecumenica templare dedicata a San Michele Arcangelo (PTHM), il Barone Primo Capitano Antonio Imperatore di Pellizzaro, Garescio e Bulfara (presidente del circolo culturale amici della Russia Imperiale), il Nobile Fabio Nesti (delegato imperiale per la regione Toscana) e il Barone Fulvio Lupieri Tamantini. Al consesso, riunito in chiesa, sono giunti anche i messaggi di alcune autorità impossibilitate a presenziare ma che hanno voluto comunque portare i loro auguri e saluti, dimostrando la loro vicinanza e amicizia al Principe Ezra, alle Sue Dame e ai Suoi Cavalieri: innanzitutto Sua Eminenza Reverendissima Polykarpos (Arcivescovo Metropolita Ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale), poi SARI il Principe Professore Don Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno di Cefalonia (presidente della Unione della Nobiltà Bizantina, massima autorità istituzionale in materia), il Conte Guido Farneti Merenda Salecchi (presidente reggente della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, impegnato in una contemporanea manifestazione patriottica dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia – ANAI a Predappio), SE il Principe nero romano Don Sforza Ruspoli di Cerveteri (colonna portante della tradizione aristocratica e cavalleresca cristiana), Suo Onore la Contessa Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri (delegata della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia, Armenia e Cilicia) e SE il Conte Padre Claudiu Ioan Cocan (Sacerdote e Parroco della Chiesa Ortodossa Romena in Italia, Delegato della Casa Imperiale Cantacuzino di Valacchia, Moldavia e Transivania, e dell’Ordine del Drago). Padre Ambrogio ha sottolineato l’importanza della formazione religiosa cristiana e del concreto sostegno alle opere benefiche della Casa Imperiale e della Chiesa Ortodossa, Il Barone Jonghi ha ricordato la valenza simbolica delle insegne cavalleresche come solenne impegno spirituale a migliorare se stessi e, culturale, a difendere le tradizioni e l’identità della nostra civiltà europea. Il Principe Ezra, infine, ha annunciato la riorganizzazione ed il rilancio della Casa Imperiale, dei suoi storici ordini cavallereschi ed istituzioni accademiche e benefiche, invitando tutti a una maggiore collaborazione. La splendida e fraterna giornata si è poi conclusa con un pranzo sociale di cucina tipica lombarda.


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